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Immagine del redattoreAlessia Pucci

Multitasking: é davvero possibile?

So a cosa stai pensando: che sì, è possibile e anzi inevitabile, ormai.

Sono certa che anche tu ti ritrovi a dover fare 1000 cose tutti i giorni e spesso in diversi ambiti della tua vita.

Il lavoro, la famiglia, la casa, gli amici, i parenti... Tutti e tutto necessitano della tua attenzione e tu sei sempre più stressata e sopraffatta.

Non ho ragione?

In questo articolo cerco di fare chiarezza su vari aspetti: esiste davvero? Che conseguenze ha?


Non ti va di leggere tutto l'articolo?

Ascolta l'episodio del mio Podcast SerenaMente Donna!





Ecco la prima notizia: il multitasking non esiste!

Ti vedo, sei appena sobbalzata e stai pensando: col cavolo! Te lo faccio vedere io se non esiste! Vivi un giorno la mia vita e cambierai idea!

In realtà però, svolgere più compiti allo stesso tempo moltiplicando così, apparentemente, la produttività, é impossibile, come dimostrato in diversi studi.


Il multitasking è un abbaglio.


Quello che noi consideriamo multitasking in realtà si chiama switchtasking, ovvero la faticosa abilità di passare da un compito all'altro in continuazione.


Pensiamo di fare più cose contemporaneamente. In realtà stiamo alternando più o meno velocemente l’oggetto della nostra attenzione.


So perfettamente come funziona. Noi donne poi abbiamo un innato istinto ad andare in quella direzione: mentre prepari la cena, aiuti i tuoi figli a fare i compiti oppure, mentre lavori dalla tua postazione casalinga, fai il bucato e controlli la torta che sta cuocendo in forno.


Ti ci ritrovi?


La seconda notizia é che: il cervello è in grado di fare una sola cosa alla volta.

Leggere un messaggio mentre si parla al telefono con un'amica e contemporaneamente scegliere il prossimo acquisto su internet non è possibile. Né per un uomo né (con grande sorpresa) per una donna: la capacità di eseguire più attività nello stesso lasso di tempo è un’abilità propria solo dei computer.


Riprendendo l’esempio: al messaggio dedichiamo alcuni secondi, per poi tornare a dedicare attenzione all'amica al telefono e infine focalizzarsi sul sito aperto: sono tre momenti contigui ma separati. L’abilità consiste quindi nella velocità di passare da un compito all’altro, alternandoli.


Ma é vero che noi donne siamo più brave?

Diversi studi e ricerche fatte hanno osservato, con grande sorpresa, che non c’è stata alcuna differenza tra le prestazioni delle donne e quelle degli uomini: entrambi, quando sono impegnati in più compiti in un ridotto lasso di tempo, ottengono gli stessi risultati.

Quindi sfatiamo uno stereotipo che spesso danneggia noi donne.

Non siamo più brave. La verità è che veniamo sovraccaricate molto di più rispetto agli uomini di impegni di lavoro e vita domestica.

La terza notizia è che: non è una virtù da sfoggiare con vanto!

Attenzione a non mitizzare la capacità di switchtasking.

Infatti, ogni volta che il cervello passa da un oggetto all’altro, impegna del tempo (circa 20 minuti) e dell’energia per rifocalizzarsi completamente.


Ciò determina una diminuzione della creatività, dal momento che per favorire l’inventiva è necessario concentrarsi su una cosa sola per un lungo periodo.


Voler fare troppe cose inoltre produce ansia, stress e depressione, alterando le stesse funzioni del cervello e costringendolo a un’attività che non è nella sua natura.


Per questo il singletasking, ossia il fare bene una cosa per volta con i giusti tempi, oltre a migliorare la capacità di concentrazione, può essere in realtà più efficiente e soddisfacente, nonché indicato per il benessere della mente e per lo sviluppo della creatività.


Come implementare la sana abitudine di diventare singletasking?

Lo so, non è semplice e quello che sto per dirti non lo troverai nemmeno simpatico.

Ma una delle cose che dobbiamo fare per portare più calma nella nostra vita è quella di ridurre le cose che pensiamo di dover fare a quelle che sono strettamente indispensabili e necessarie.


Se hai lavorato tutto il giorno e quando torni a casa decidi che la tua priorità sarà quella di seguire i tuoi figli nei compiti, prova a delegare la preparazione della cena o a trovare una soluzione alternativa (come quella di preparare del sugo in anticipo e congelarlo così che sia pronto all'uso quando non hai tempo).


Un altro suggerimento che mi sento di darti prima di concludere (eh si, ti prometto che farò un'articolo dedicato solo a questo) è quello di non riempire di impegni le tue giornate come se non ci fosse nessun'altra possibilità.


Inizia a prendere in considerazione che non è così grave se qualche volta dici di no.


Fammi sapere nei commenti che cosa ne pensi e se ti sei riconosciuta in uno o più passaggi.


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